- Italia
- Attivo dal: 18/05/2022
- Scadenza: 01/02/2023
- PMI e MPMI
- Fondo perduto
- Industria
Obiettivi
- Favorire la transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare;
- Migliorare la sostenibilità energetica dell’impresa.
Soggetti beneficiari
PMI iscritte e attive al Registro delle Imprese con almeno due bilanci approvati e depositati e con unità produttiva presente nel territorio nazionale.
Attività finanziabili
I programmi di investimento devono essere finalizzati allo svolgimento delle seguenti attività economiche:
- Attività manifatturiere (sezione C della Classificazione ATECO 2007);
- Attività di servizi alle imprese.
Non sono ammissibili alle agevolazioni i programmi di investimento:
- Inerenti al settore siderurgico, del carbone, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti e delle relative infrastrutture, nonché della produzione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche;
- Che non garantiscono il rispetto del principio DNSH.
Nello specifico, i programmi di investimento devono:
- Prevedere l'utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti al piano Transizione 4.0. L'ammontare delle spese riconducibili alle predette tecnologie deve, in particolare, risultare preponderante rispetto al totale dei costi ammissibili del programma;
- Essere diretti all'ampliamento della capacità, alla diversificazione della produzione funzionale a ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un'unità produttiva esistente ovvero alla realizzazione di una nuova unità produttiva.
Elenco delle tecnologie abilitanti:
- Advanced manufacturing solutions;
- Additive manufacturing;
- Realtà aumentata;
- Simulation;
- Integrazione orizzontale e verticale;
- Internet of things e Industrial Internet;
- Cloud;
- Cybersecurity;
- Big data e Analytics;
- Intelligenza artificiale;
- Blockchain.
Spese ammissibili
Sono ammissibili alle agevolazioni le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento relative all’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali che riguardino:
- Macchinari, impianti e attrezzature;
- Opere murarie, nei limiti del 40% del totale dei costi ammissibili;
- Programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali;
- Acquisizione di certificazioni ambientali.
Non sono ammissibili le spese:
- sostenute attraverso il sistema della locazione finanziaria;
- connesse a commesse interne;
- relative a macchinari, impianti e attrezzature usati;
- per l’acquisto o la locazione di terreni e fabbricati;
- relative alla formazione del personale impiegato;
- correlate all’acquisto di mezzi targati;
- ascrivibili a titoli di spesa il cui importo sia inferiore a € 500,00.
Inoltre, le spese devono:
- Essere relative a immobilizzazioni, materiali e immateriali, nuove di fabbrica acquistate da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente e alle normali condizioni di mercato;
- Essere riferite a beni ammortizzabili e capitalizzati, che figurano nell’attivo dello stato patrimoniale del soggetto proponente e mantengono la loro funzionalità rispetto al programma di investimento per almeno tre anni dalla data di erogazione a saldo delle agevolazioni;
- Essere riferite a beni utilizzati esclusivamente nell’unità produttiva oggetto del programma di investimento;
- Essere conformi ai criteri sull’ammissibilità delle spese per i programmi cofinanziati dai Fondi strutturali di investimento europei (SIE) per il periodo di programmazione 2014/2020;
- Qualora riferite a mezzi mobili, riguardare unicamente quelli non targati strettamente necessari al ciclo di produzione e, pertanto, dimensionati in base all’effettiva capacità produttiva; tali mezzi mobili, inoltre, devono essere identificabili singolarmente e a servizio esclusivo dell’unità produttiva oggetto del programma di investimento;
- Nel caso di programmi di investimento diretti alla diversificazione della produzione, superare almeno del 200% il valore contabile degli attivi che vengono riutilizzati, come risultante nell’esercizio finanziario precedente l’avvio dell’investimento;
Sono ammissibili i servizi di consulenza diretti alla definizione della diagnosi energetica relativa all’unità produttiva oggetto misure di efficientamento energetico, nei limiti del 3% dell’importo complessivo delle spese e a condizione che l’effettuazione della diagnosi non costituisca un adempimento obbligatorio per l’impresa.
I programmi di investimento più complessi possono essere realizzati anche attraverso il ricorso alla modalità del cosiddetto contratto «chiavi in mano». Fermo restando che non sono agevolabili prestazioni derivanti da attività di intermediazione commerciale, i contratti «chiavi in mano» sono ammissibili solo a condizione che nell’ambito degli stessi siano identificate e quantificate le sole immobilizzazioni ammissibili alle agevolazioni.
I programmi di spesa devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda e ultimati non oltre i 12 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni.
Forma dell’agevolazione
Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti, a copertura di una percentuale massima delle spese ammissibili determinata come segue:
- Per i programmi di investimento da realizzare nelle zone A ricadenti nei territori delle Regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, il contributo massimo è pari al 60% delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione e al 50% per le imprese di media dimensione;
- Per i programmi di investimento da realizzare nelle zone A ricadenti nei territori delle Regioni Basilicata, Molise e Sardegna, il contributo massimo è pari al 50% delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione e al 40% per le imprese di media dimensione;
- Per i programmi di investimento da realizzare nelle zone diverse dalle zone A, il contributo massimo è pari al 35% per le imprese di micro e piccola dimensione e al 25% delle spese ammissibili per le imprese di media dimensione.
Le imprese richiedenti devono rispettare le seguenti soglie di importo delle spese ammissibili:
- Nel caso di programmi di investimento da realizzare nelle zone A, spese ammissibili non inferiori a € 500.000,00 e non superiori a € 3.000.000,00 e, comunque, all'80% del fatturato dell'ultimo bilancio approvato e depositato;
- Nel caso di programmi di investimento da realizzare nelle zone diverse dalle zone A, spese ammissibili non inferiori complessivamente a € 1.000.000,00 e non superiori a € 3.000.000,00 e, comunque, all'80% del fatturato dell'ultimo bilancio approvato e depositato.
Qualora siano previste spese di importo complessivamente superiore alle predette soglie, la parte eccedente non è oggetto delle agevolazioni.
Scadenza
Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa a sportello. Sono esaurite le risorse per le Regioni del Mezzogiorno (Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna). È ancora possibile presentare la domanda per le restanti Regioni del Centro Nord.
Comunichiamo che in data 01/02/2023 è stato chiuso lo sportello per la presentazione delle domande a seguito del previo esaurimento delle risorse stanziate.