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CCIAA TORINO - VOUCHER TRANSIZIONE ECOLOGICA 2024


Dettaglio del bando


  • Piemonte
  • Attivo dal: 10/10/2024
  • Scadenza: 29/11/2024
  • Fondo perduto
  • Tutte

FINALITA' E OBIETTIVI

La misura intende incentivare la transizione ecologica attraverso l’adozione di criteri ESG e di certificazioni ambientali di processo o di sistema, interventi di efficienza energetica, introduzione di Fonti di Energia Rinnovabile (di seguito FER) e la partecipazione a Comunità Energetiche Rinnovabili (di seguito CER).

 

SOGGETTI BENEFICIARI

Sono ammissibili alle agevolazioni le Micro o Piccole o Medie imprese con sede legale e/o unità locali, cui è riferita l’attività oggetto di contributo, nella circoscrizione territoriale della Camera di commercio di Torino c) siano attive, regolarmente iscritte al Registro delle Imprese nonché in regola con il pagamento del diritto annuale negli ultimi 3 anni.

Le imprese dovranno avere compilato – prima della presentazione della domanda - il Report “SUSTAINability” di self-assessment per valutazione tecnologica/innovativa dell’impresa nei confronti della sostenibilità, reperibile sul sito https://esg.dintec.it

 

AMBITI DI INTERVENTO

Il bando intende finanziare, tramite contributi a fondo perduto (voucher), l’acquisizione di servizi di consulenza e formazione, da parte di figure altamente qualificate e competenti, finalizzati a favorire:

a) la razionalizzazione dell’uso di energia da parte delle imprese, attraverso la realizzazione di interventi di efficienza energetica, riducendo i consumi e le emissioni di gas clima-alteranti e l’adozione di sistemi di autoproduzione FER, anche attraverso la partecipazione delle imprese alle CER;

b) l’adozione di criteri ESG e la certificazione ISO 14001:2015 o registrazione EMAS 1221/2009.

Il valore minimo dell’investimento è di euro 3.000,00.

 

SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili le seguenti spese:

1. TRANSIZIONE ENERGETICA: Spese per servizi di CONSULENZA, finalizzati a favorire la razionalizzazione dell’uso di energia da parte delle imprese, mediante interventi di efficienza energetica e/o di sistemi di autoproduzione FER, anche attraverso la partecipazione delle imprese alle CER, in particolare:

a) audit energetici, finalizzati a valutare la situazione iniziale “as is” dell’impresa, per individuare e quantificare gli interventi di efficienza e le opportunità di risparmio e definire un piano di miglioramento energetico;

b) analisi delle forniture di energia, attraverso l’analisi dei documenti contrattuali e contabili delle utenze, finalizzata alla definizione di un programma di ottimizzazione dei parametri contrattuali alla luce delle caratteristiche produttive dell’impresa;

c) progettazione di sistemi di raccolta e di monitoraggio dei dati energetici di base (bollette, contatori, ecc.) e della produzione (consumi, rendimenti, ecc.), anche attraverso l’utilizzo di automazioni con tecnologie 4.0;

d) piano di miglioramento energetico con individuazione e quantificazione degli interventi di efficienza e le opportunità di risparmio dell’impresa;

e) implementazione di Sistemi di gestione dell’energia in conformità alle norme ISO 50001, ISO 50005, ISO 50009;

f) studi di fattibilità per progetti di riqualificazione energetica;

g) studio di fattibilità tecnico-economica finalizzata alla realizzazione di una Comunità Energetica Rinnovabile (CER);

h) realizzazione della documentazione tecnica (progetto, configurazione, ecc.) e giuridica (statuto, contratti, ecc.) necessaria alla costituzione/adesione di/ad una CER;

i) implementazione di tecnologie digitali e 4.0 (cloud, IoT, Intelligenza artificiale, ecc.) per favorire la transizione energetica (“doppia transizione”);

j) acquisizione temporanea del servizio esterno di Energy Manager a beneficio dell’impresa.

Spese per i seguenti servizi di FORMAZIONE:

k) attività di formazione finalizzata al conseguimento della qualifica di Energy Manager per risorse interne, impiegate stabilmente all’interno dell’impresa.

 

2. ESG E CERTIFICAZIONE SISTEMI GESTIONE AMBIENTALE: 

- Spese di consulenza e formazione per favorire la transizione ecologica attraverso l’adozione dei criteri ESG, nell’ambito di:

• sistemi di riuso degli scarti di produzione e dei fattori di produzione (a titolo di esempio non esaustivo: spese di consulenza relative all’introduzione nel processo produttivo di tecniche per la produzione, consumo, riparazione e rigenerazione, riuso delle materie prime e seconde, con l’obiettivo di trarre il massimo valore e il massimo uso da materie prime, prodotti e rifiuti, promuovendo il risparmio energetico e riducendo le emissioni inquinanti);

• innovazione di prodotto e/o processo in tema di utilizzo efficiente delle risorse, utilizzo di sottoprodotti in cicli produttivi, riduzione di rifiuti e riutilizzo;

• utilizzo di beni e materiali (a titolo di esempio non esaustivo: spese di consulenza relative all’implementazione di soluzioni di “refurbishment”, di soluzioni di sharing e approcci “pay-per-use”, attivazione programmi di take-back, …);

• sistemi aziendali di riduzione dei consumi idrici e riciclo dell’acqua secondo le tecnologie applicabili ai diversi processi produttivi (a titolo di esempio non esaustivo: spese di consulenza relative a sistemi di raccolta e recupero acque piovane, adozione di sistemi efficienti di irrigazione, contabilizzazione dei consumi idrici e umidità del suolo; spese di consulenza per utilizzo di macchinari per riciclo dell’acqua, filtraggio e depurazione e riuso, riciclo e riuso acque grigie, utilizzo di macchinari che riducano il prelievo dell’acqua nei processi industriali);

• definizione di un piano di gestione per progetti di mobilità e logistica sostenibile;

• azioni finalizzate all’allungamento della durata di vita utile dei prodotti e il miglioramento del loro riutilizzo e della loro riciclabilità (eco-design);

• introduzione di nuovi modelli di packaging intelligente (smart packaging);

• valutazioni/certificazioni ecologiche di prodotto/servizio, ulteriori rispetto a quelle previste alla lettera n) del presente articolo, ivi inclusi i marchi di settore a valenza ambientale (a titolo di esempio: Lifegate, FSC, PEFC, Fairtrade) e le eventuali spese per le verifiche di conformità agli Orientamenti tecnici della Commissione Europea (2021/C 58/01) sull’applicazione del principio “non arrecare un danno significativo” (DNSH) ai sensi dell’art. 17 del Regolamento (UE) 2020/852;

• governance dell’azienda in ottica di aderenza ai criteri ESG (a titolo di esempio non esaustivo: certificazione ESG, bilancio di sostenibilità realizzato secondo standard internazionali (GRI, SASB, ecc.);

- Spese per l’acquisto di Sistemi gestionali che dispongano di funzionalità specificamente finalizzate all’operatività aziendale dei Piani di Governance ed in particolare alla rendicontazione di sostenibilità, secondo gli standard europei di riferimento

- Spese di consulenza e spese relative all’ente certificatore accreditato, per l’ottenimento della certificazione “UNI EN ISO 14001:2015 - Sistemi di gestione ambientale”; spese di consulenza e spese relative alla verifica e convalida della dichiarazione ambientale, da parte di un verificatore ambientale accreditato, per l’ottenimento della registrazione EMAS 1221/2009.

 

Tutte le spese dovranno essere sostenute a partire dalla data di presentazione della domanda, fino al 180° giorno successivo alla data della determina dirigenziale di concessione del contributo.

 

FORMA DELL'AGEVOLAZIONE

Le agevolazioni saranno accordate sotto forma di contributo a fondo perduto a copertura del 50% delle spese sostenute e ritenute ammissibili, con un importo massimo del contributo pari a euro 5.000,00.

 

PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA

È possibile presentare domanda dal 10/10/2024 al 29/11/2024, salvo chiusura anticipata per esaurimento delle risorse disponibili.

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