Tutte

REGIONE CAMPANIA – BANDO STEP II EDIZIONE


Dettaglio del bando


  • Campania
  • Attivo dal: 04/02/2026
  • Scadenza: 26/02/2026
  • Fondo perduto
  • Tutte


La Regione Campania stanzia 50 milioni di euro per sostenere progetti di imprese che sviluppano o producono tecnologie critiche nei settori: tecnologie digitali/deep tech, tecnologie pulite e biotecnologie.
Possono partecipare imprese di qualsiasi dimensione (anche in aggregazione) con investimenti minimi da 1.000.000 € in Campania.
Il contributo è a fondo perduto, con intensità del 70% per le piccole imprese,del 50% per le grandi imprese e del 60% per le medie imprese, più percentuali specifiche per le eventuali attività di R&S.
Domanda solo online sul portale regionale tra 4 e 26 febbraio 2026, con valutazione a graduatoria.

 

CHE OPPORTUNITA' OFFRE QUESTO AVVISO?

L’avviso STEP Campania finanzia:

  • investimenti produttivi ad alto contenuto tecnologico (nuovi impianti, ampliamenti, nuovi prodotti/processi)
  • eventuali attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale collegate nei settori: tecnologie digitali e deep tech, tecnologie pulite e a zero emissioni nette, biotecnologie

 

A CHI E' RIVOLTO?

Possono presentare domanda le imprese di qualsiasi dimensione, in forma singola o aggregata, che:

  • sono iscrizitte al Registro Imprese;
  • hanno sede operativa in Campania (già attiva o da attivare entro l’avvio dell’intervento/prima richiesta di pagamento);
  • impresa non in difficoltà (secondo definizione UE);
  • hanno indicatore patrimoniale adeguato:
patrimonio netto / immobilizzazioni > 0,4.

Ogni impresa può presentare un solo progetto.

 

COSA FINANZIA E PER QUALI IMPORTI?

Il progetto deve sviluppare o produrre una tecnologia critica oppure rafforzare/salvaguardare la catena del valore in almeno uno di questi ambiti:

  • Tecnologie digitali e innovazioni deep-tech
  • Tecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse
  • Biotecnologie

In particolare, saranno considerate critiche le tecnologie che soddisfano almeno una delle condizioni di seguito riportate:

  • apportano al mercato interno un elemento innovativo, emergente e all’avanguardia con un rilevante potenziale economico;
  • contribuiscono alla riduzione o prevenzione delle dipendenze strategiche dell'Unione.

Gli interventi finanziabili prevedono:

a) la realizzazione di investimenti produttivi, cioè investimenti in attivi materiali e immateriali relativi a una o più delle seguenti attività:

  • la creazione di un nuovo stabilimento;
  • l'ampliamento della capacità di uno stabilimento esistente;
  • la diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere prodotti o servizi non fabbricati o forniti precedentemente in detto stabilimento;
  • un cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo del prodotto o dei prodotti interessati dall'investimento nello stabilimento.

b) eventuali attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, laddove funzionali ai fini dello sviluppo o della fabbricazione della tecnologia critica proposta o alla salvaguardia ed al rafforzamento della catena del valore relativa alla tecnologia medesima.

Nel caso di aiuti concessi alle grandi imprese, per un cambiamento fondamentale del processo di produzione, i costi ammissibili superano l'ammortamento degli attivi relativi all’attività da modernizzare nei tre esercizi finanziari precedenti.

Per gli aiuti concessi alle grandi imprese o alle PMI a favore della diversificazione di uno stabilimento esistente, i costi ammissibili superano almeno del 200% il valore contabile degli attivi riutilizzati, registrato nell'esercizio finanziario precedente l'avvio dei lavori.

L’intervento proposto deve essere oggetto di Perizia tecnica asseverata – redatta da un tecnico con adeguato titolo di studio e comprovata esperienza (almeno decennale) nel settore di riferimento – che descriva compiutamente le caratteristiche del progetto, evidenziando le spese necessarie per la realizzazione dell’intervento e le specifiche tecniche delle stesse, nonché la sussistenza delle condizioni previste per la riconducibilità del progetto medesimo nell’ambito del Regolamento STEP. Tale perizia, per consentire l’ammissione a finanziamento, dovrà essere giurata.

Requisiti chiave del progetto:

  • investimento ammissibile minimo: 1.000.000 €
  • avvio dopo la domanda (e comunque entro 60 giorni dalla concessione)
  • conclusione entro 24 mesi dalla notifica della concessione.

Spese ammissibili:

Le spese per gli investimenti produttivi ammissibili sono le seguenti:

a) suolo aziendale e sue sistemazioni, ammissibili nel limite del 10% dell'investimento complessivo agevolabile per gli investimenti produttivi;

b) opere murarie e assimilate e infrastrutture specifiche aziendali, ammissibili nel limite del 30% dell’investimento complessivo agevolabile per gli investimenti produttivi;

c) macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica;

d) attivi immateriali, che devono soddisfare le seguenti condizioni:

  • siano utilizzati esclusivamente per l’investimento oggetto della proposta;
  • siano ammortizzabili;
  • siano acquistati a condizioni di mercato da terzi che non hanno relazioni con l'acquirente;
  • figurino all'attivo dell'impresa che riceve l'aiuto per almeno cinque anni (tre anni per le PMI); non sono pertanto ammissibili spese relative a canoni/abbonamenti (licenze, software, etc.), in quanto non costituenti attivi immateriali.

Per le imprese diverse da PMI, i costi degli attivi immateriali sono ammissibili non oltre il 50% dei costi totali per investimenti produttivi ammissibili.

Le spese ammissibili per la realizzazione delle attività di ricerca e sviluppo sono le seguenti:

a) costi del personale: sono ammissibili le spese inerenti a ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario nella misura in cui gli stessi sono impiegati nelle attività progettuali. Le spese sono ammissibili solo laddove il personale impiegato nelle attività progettuali sia stato preventivamente incaricato; a tal fine, occorre che l’incarico sia attribuito con atto formale, recante data antecedente all’avvio delle attività stesse;

b) costi relativi a strumentazione e attrezzature: sono ammissibili le spese relative a strumenti ed attrezzature, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto;

c) costi per la ricerca contrattuale: sono ammissibili, nel limite massimo complessivo del 20% del totale delle spese per ricerca e sviluppo ammissibili, le spese relative alla ricerca contrattuale, ai brevetti, purché acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato, nonché ai servizi di consulenza, a condizione che tali servizi abbiano carattere esclusivamente scientifico e siano resi da intermediari dell’innovazione e/o da soggetti iscritti a specifici albi;

d) altri costi di esercizio: sono ammissibili le spese relative a materiali e forniture direttamente imputabili alle attività (materie prime, componenti, semilavorati, materiali commerciali e materiali di consumo specifici). Le spese sono calcolate sotto forma di una percentuale forfettaria massima del 5%, applicata al totale dei costi ammissibili del progetto di ricerca e sviluppo.

Intensità di aiuto:

Per gli investimenti produttivi:

  • 50% per le grandi imprese;
  • 60% per le medie imprese;
  • 70% per le piccole imprese.

Le intensità massime di aiuto previste dal Regolamento GBER sono espresse in Equivalente Sovvenzione lordo (ESL), che rappresenta il valore attualizzato dell’aiuto espresso come percentuale del valore attualizzato delle spese ammissibili.

Il beneficiario deve comunque contribuire con almeno il 25% dei costi senza altri aiuti pubblici.

Per le attività di Ricerca & Sviluppo:

  • 65% dei costi ammissibili per la ricerca industriale;
  • 40% dei costi ammissibili per lo sviluppo sperimentale.

L'intensità massima di aiuto per la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale può essere aumentata fino a un'intensità massima dell'80% dei costi ammissibili come segue:

  • del 10% per le medie imprese;
  • del 20% per le piccole imprese.

 

QUANDO SI PRESENTA LA DOMANDA?

Periodo di apertura: dal 4 febbraio 2026 ore 00:00 al 26 febbraio 2026 ore 16:00.

 

FAQ RIASSUNTIVE

Domanda: Chi può partecipare?

Risposta:
Imprese di qualsiasi dimensione, singole o in aggregazioni stabili, con interventi realizzati in Campania.

 

Domanda: Qual è l’investimento minimo?


Risposta: Almeno 1.000.000 € di spese ammissibili.

 

Domanda: Quali settori tecnologici sono ammessi?

Risposta: Tecnologie digitali e deep tech, Tecnologie pulite / a zero emissioni nette, Biotecnologie.

 

Domanda: Qual è il contributo massimo?


Risposta: Dipende da dimensione impresa e tipo di spesa, con intensità fino al 70% per piccole imprese, 60% medie, 50% grandi sugli investimenti produttivi; fino all’80% sulle attività di R&S.

 

Domanda: È un bando a sportello?

Risposta:
No, è a graduatoria con valutazione tecnico-economica.

 

Domanda: È obbligatoria la perizia tecnica?


Risposta: Sì, una perizia asseverata e giurata che dimostri che la tecnologia è “critica”.

 

Domanda: Entro quanto va completato il progetto?


Risposta: Entro 24 mesi dalla concessione (proroga possibile una sola volta, max 12 mesi).

 

 


Come lavoriamo su ogni bando

Ogni misura agevolativa non è solo una notizia da leggere, ma un'opportunità da comprendere e strutturare correttamente. Incentivalab Srl non è un semplice portale informativo: siamo una società di consulenza altamente specializzata in finanza agevolata e affianchiamo le imprese in ogni fase del percorso fino all'ottenimento dell'agevolazione richiesta.
 

Cosa facciamo concretamente per te

Analisi di ammissibilità e fattibilità
Prima di partire, valutiamo con attenzione i requisiti soggettivi e oggettivi per accedere al bando, analizzando coerenza, fattori di premialità e punti critici. Non tutte le idee sono subito pronte per un bando: con piccole modifiche strategiche possiamo aumentare le possibilità di successo.

Progettazione e presentazione della domanda
Redigiamo la pratica con attenzione ai dettagli formali e sostanziali, predisponendo ogni documento richiesto dal bando. Dove previsto, ottimizziamo il piano di investimento, la stesura del progetto e i punteggi in graduatoria, massimizzando l’impatto del contributo.

Gestione delle integrazioni e dei rapporti con l’Ente
Monitoriamo la tua pratica anche dopo l’invio. Rispondiamo tempestivamente a eventuali richieste di chiarimento o integrazione da parte dell’ente, intervenendo su criticità che potrebbero comprometterne l’esito.

Supporto alla rendicontazione
Ti accompagniamo fino all’erogazione del contributo, aiutandoti a documentare correttamente ogni spesa e a rispettare tempi, modalità e vincoli di rendicontazione previsti dal bando.

Un percorso chiaro, un obiettivo condiviso
Lavoriamo con l’obiettivo di aumentare al massimo le tue probabilità di ottenere il contributo, ma anche di alleggerirti da ogni onere tecnico-burocratico. Il nostro lavoro non si limita a inviare una domanda: è un progetto che curiamo insieme, dall’idea iniziale all'ottenimento finale del contributo.