D_Bari start up, avviso pubblico per il sostengo alle micro e piccole imprese presso i quartieri target della rigenerazione urbana.
D_Bari start up per le micro e piccole imprese
La misura D_Bari start up intende sostenere la creazione di nuove realtà micro-imprenditoriali nel settore del commercio, dell’artigianato e dei servizi, presso le aree target dei programmi di rigenerazione urbana del Comune di Bari, attraverso un supporto tecnico-economico dedicato e l’erogazione di incentivi a fondo perduto.
L’obiettivo è quello di stimolare il protagonismo dei soggetti beneficiari, che siano costituende imprese o già costituite, a investire sui quartieri target oggetto di rigenerazione urbana, per rafforzare i presidi economici territoriali, incrementare il sistema di offerta alla micro scala urbana e migliorarne le chances occupazionali.
Una misura che si inserisce in un piano urbano più ampio di rivitalizzazione e di rilancio del commercio e delle economie urbane della città denominato DUC (Distretto Urbano del Commercio) D_BARI, finalizzato al rafforzamento delle filiere commerciali anche attraverso una maggiore cooperazione tra operatori, rappresentanze e Comune di Bari alla micro scala di quartiere.
Comune di Bari: supporto tecnico-economico e incentivi a fondo perduto per le piccole imprese del distretto urbano del commercio (DUC)
Tipologie di attività economiche ammissibili
Possono essere ammesse a finanziamento esclusivamente le seguenti attività economiche e produttive, purché aventi sede fissa e svolte in locali di cui almeno uno al pianterreno, aperti al pubblico e con accesso ed affaccio diretto alla strada:
a) commercio al dettaglio di vicinato;
b) artigianato;
c) somministrazione di alimenti e bevande;
d) strutture turistico-ricettive;
e) servizi al cittadino e alle imprese in genere e attività di agenzia di affari.
Sono escluse le attività esercitate su area pubblica o all’interno di centri commerciali, aree commerciali integrate e parchi commerciali o, comunque, ad essi collegate.
Inoltre, sono escluse le seguenti attività:
compravendita di oro, argento e altri metalli e oggetti preziosi usati;
commercio di armi, munizioni e articoli militari;
centri scommesse e sale giochi;
esercizi e/o attività aventi carattere temporaneo o stagionale;
vending machines.
Localizzazione dei progetti di impresa per D_Bari start up
I progetti di impresa devono essere localizzati all’interno delle aree urbane sulle quali l’Amministrazione sta maggiormente operando in termini di rigenerazione e ad elevata criticità socio-economica, definite come aree ammissibili alla misura dalla Giunta Comunale, con propria Deliberazione di Giunta Comunale n. 349 del 19/04/2019. Qualsiasi proposta localizzata al di fuori dalle suddette aree sarà considerata non ammissibile.
D_Bari start up, aree target
AREE BERSAGLIO DELLA CITTÀ DI BARI AMMISSIBILI ALLA MISURA D_BARI START UP IMPRESE
Soggetti proponenti
I soggetti ammessi a presentare domanda di candidatura al presente avviso sono:
le micro e piccole imprese già iscritte, alla data di pubblicazione del presente bando, al Registro delle Imprese tenuto dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura (CCIAA);
soggetti – singoli o in gruppo informale – che si impegnano a costituire una micro/piccola impresa e ad iscriverla al Registro delle Imprese tenuto dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura (CCIAA) entro 45 gg dalla comunicazione di ammissione al contributo (nuove imprese).
Definizione di microimpresa
Le microimprese sono aziende con un numero di dipendenti inferiore alle 10 unità e che realizza un fatturato o un totale di bilancio annuo non superiore ai 2 milioni di euro.
Definizione di piccola impresa
Le piccole imprese sono aziende con meno di 50 occupati e un fatturato o un totale di bilancio annuo non superiore ai 10 milioni di euro.
Spese ammissibili per D_Bari Start up
Tutte le spese (per investimenti e di esercizio) – per essere ammissibili – devono essere sostenute dopo la comunicazione di ammissione a contributo, disposta con apposita determinazione dirigenziale.
Sono ammissibili le seguenti spese per investimenti al netto dell’IVA:
a. arredi, macchinari, impianti di produzione e attrezzature varie, nonché automezzi di tipo commerciale, purché dimensionati all’effettiva attività da svolgersi, identificabili singolarmente e a servizio esclusivo dell’unità commerciale/produttiva oggetto del contributo; in caso di acquisto di beni usati, ai sensi del DPR 5 febbraio 2018, n. 22, la spesa è ammissibile qualora:
i) il venditore rilasci una dichiarazione attestante la provenienza esatta del materiale e che lo stesso, nel corso degli ultimi sette anni, non abbia beneficiato di un contributo nazionale o europeo;
ii) il prezzo del materiale usato non sia superiore al suo valore di mercato e inferiore al costo di materiale simile nuovo;
iii) le caratteristiche tecniche del materiale usato acquisito siano adeguate alle esigenze dell’operazione e conformi alle norme e agli standard pertinenti.
b. opere edili, impiantistiche e assimilate;
c. programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa. Per programmi informatici sono da intendersi prodotti software acquistabili a pacchetto, attraverso i listini di produttori accessibili sul mercato, nella forma della licenza d’uso avente utilità pluriennale (software applicativo, software per l’attivazione di servizi b2b e b2c basati sul web). Non è ammissibile l’acquisizione di programmi software sviluppati ad hoc né l’acquisto di servizi per lo sviluppo o per la personalizzazione di software, di licenze software a consumo o annuali e altra spesa non riferita a beni aventi utilità pluriennale;
d. investimenti iniziali in identità visiva, sviluppo sito web/APP/portali internet, piattaforma e- commerce, azioni di marketing di avvio (fino ad un max del 10% del valore dell’investimento complessivo);
e. spese di progettazione esecutiva, direzione lavori, servizi di consulenza e assistenza tecnica ai lavori e allestimenti (entro il limite del 7% del valore dell’investimento complessivo);
f. costo della polizza fideiussoria in caso di richiesta di anticipazione;
g. spese notarili di costituzione della società.
Sono ammissibili le seguenti spese di esercizio al netto dell’IVA:
a. spese per il personale;
b. spese relative all’acquisto di materie prime, semilavorati, materiali di consumo;
c. spese di locazione di immobili derivanti da contratti registrati;
d. utenze: energia, acqua, riscaldamento, telefoniche e connettività corrisposte direttamente ai gestori sulla base di contratti intestati all’impresa beneficiaria;
e. premi per polizze assicurative;
f. canoni ed abbonamenti per l’accesso a banche dati, per servizi software, servizi “cloud”, servizi informativi, housing, registrazione di domini Internet, servizi di posizionamento sui motori di ricerca, acquisto di spazi per campagne di Web Marketing, Keywords Advertising, Social, Brand Awareness e Reputation.
Per le attività di bed & breakfast non sono ammissibili alle agevolazioni gli investimenti relativi alla parte dell’abitazione da adibire a domicilio del soggetto proponente.
Tipologia di sostegno previsto
Il presente avviso prevede:
- Tutoraggio, accompagnamento e sessioni formative in favore delle imprese ammesse a contributo lungo l’arco dell’intero ciclo del progetto di investimento (pianificazione, budgeting, cantiere, avvio, rendicontazione);
- un contributo finanziario a fondo perduto (conto investimenti) sino ad un massimo del 50% sul totale delle spese di investimento ammissibili e comunque non superiore a € 40.000,00;
- un contributo finanziario del 100% sulle spese di gestione ammissibili, da sostenere nei primi 12 mesi (conto esercizio) sino ad un massimo di € 10.000,00.
Ove l’impresa realizzi investimenti per un valore inferiore al limite ammesso alle agevolazioni, l’agevolazione sarà rideterminata proporzionalmente. Di contro, ove l’impresa realizzi un investimento superiore a € 80.000,00 o sostenga spese in conto esercizio che superino la quota di € 10.000,00 i contributi erogati non potranno andare oltre i valori su riportati.
I contributi previsti dall’avviso D_Bari start up sono concessi a seguito di procedura “a sportello” effettuata sulla base del possesso dei requisiti richiesti, fino ad esaurimento delle risorse complessive a disposizione che ammontano ad € 2.400,000,00.
Conviene presentare la domanda per questo incentivo prima possibile perché le richieste delle imprese verranno esaminate nel rispetto dell’ordine cronologico di arrivo, come attestato dal protocollo attribuito dall’Ente, da un Nucleo di Valutazione appositamente nominato dal Dirigente della Ripartizione Politiche Educative Giovanili e del Lavoro composto dal RUP e da due esperti esterni all’Amministrazione Comunale.