È stato approvato in consiglio dei Ministri il decreto-legge PNRR, il quale introduce il Piano Transizione 5.0.
Quest’ultimo prevede un totale delle risorse di 13 miliardi di euro, compresi i 6,4 miliardi di euro già indicati dalla legge di bilancio a favore della transizione digitale e green delle imprese italiane.
Sono agevolabili gli investimenti in beni materiali e immateriali nuovi che perseguono progetti di innovazione e di riduzione dei consumi energetici almeno pari al 3% oppure del 5% riferito al singolo impianto.
Di seguito uno schema riassuntivo dell’agevolazione:
- Per investimenti fino a 2,5 milioni di euro: è previsto un credito d'imposta del 35%;
- Per investimenti fino a 10 milioni di euro: sulla quota eccedente i 2,5 milioni, il credito d'imposta è del 15%;
- Per investimenti fino a 50 milioni di euro (limite massimo dei costi ammissibili): sulla parte eccedente i 10 milioni, l'agevolazione è del 5%.
Nel caso in cui si registri una riduzione dei consumi energetici della fabbrica pari almeno al 6%, oppure al 10% dell'impianto su cui si concentra l'investimento, le agevolazioni sono le seguenti:
- Per investimenti fino a 2,5 milioni di euro: è prevista un'agevolazione del 40%;
- Per investimenti fino a 10 milioni di euro: un'agevolazione del 20% sulla parte eccedente i 2,5 milioni;
- Per investimenti fino a 50 milioni di euro: un'agevolazione del 10% sulla quota di spesa che supera i 10 milioni di euro.
Se la riduzione dei consumi supera il 10%, oppure il 15% del singolo impianto, le agevolazioni sono le seguenti:
- Per investimenti fino a 2,5 milioni di euro: è previsto un credito d’imposta al 45%;
- Per investimenti fino a 10 milioni di euro: un credito d’imposta al 25%;
- Per investimenti fino a 50 milioni di euro: un credito d’imposta al 15%.
Tutti i beni oggetto dell’incentivo possono essere acquistati nel biennio 2024-2025 e devono essere mantenuti almeno per 5 anni.
A differenza di quanto accade con i crediti d’imposta per investimenti nella ZES unica, quelli già previsti dal Piano Transizione 4.0 e i nuovi incentivi del Piano Transizione 5.0 non sono cumulabili per i medesimi costi.