Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto aiuti per sostenere le imprese introducendo misure per limitare gli effetti della crisi in Ucraina.
L’obiettivo delle misure, attraverso 14 miliardi di risorse mobilitate, è assicurare liquidità alle imprese danneggiate dal conflitto e fronteggiare il rincaro delle materie prime e dei materiali da costruzione, nonché per assicurare produttività e attrazione degli investimenti.
“E’ stato approvato un pacchetto articolato di misure. A partire dall’intervento dedicato alle imprese che avevano relazioni con l’Ucraina, Russia e Bielorussia, che risultano colpite sia in termini di mancate esportazioni sia sui riflessi dei costi d’acquisto”, ha dichiarato il ministro Giorgetti nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi.
“Le misure per gli investimenti - ha proseguito - consentono di guardare invece con fiducia al futuro per le imprese più innovative, in particolare nei settori strategici finanziati dall’IPCEI cioè quelli dell’idrogeno, del cloud, della microelettronica e della sanità".
A queste si aggiunge l’introduzione di un nuovo meccanismo di fast track per facilitare gli investimenti strategici in Italia: "In quello che ho definito il mercato delle rilocalizzazioni, cioè delle imprese che decidono di tornare in Europa, dobbiamo essere pronti ad accogliere quelli che sono investimenti strategici superando le lungaggini burocratiche che talvolta hanno sconsigliato di investire nel nostro paese”.
Nel complesso le misure si articolano come segue:
- Energia - rafforzata ed estesa al terzo trimestre la misura del credito d’imposta in favore delle imprese;
- Industria 4.0 - incremento del credito d’imposta per i beni strumentali immateriali 4.0, nello specifico l’aliquota sale dal 20 al 50 per cento fino al 31/12/2022 o 30/06/2023 se è stato effettuato un pagamento in acconto pari almeno al 20% del valore dei beni;
- Formazione 4.0 - rafforzati anche i crediti d’imposta per formazione 4.0 tramite l’incremento dell’aliquota dal 50 al 70% per le piccole imprese e dal 40 al 50% per le medie imprese;
- Istituito il Fondo per il sostegno delle attività danneggiate dalla crisi Ucraina - 200 milioni di euro per le imprese attraverso contributi a fondo perduto fino a 400 mila euro se negli ultimi due bilanci depositati almeno il 20% del fatturato è collegato a operazioni commerciali, compreso l’approvvigionamento di materie prime e semilavorati, con l'Ucraina, la Federazione russa e la Bielorussia (devono aver subito nel corso dell’ultimo trimestre un calo di fatturato di almeno il 30 per cento rispetto all’analogo periodo del 2019);
- Fondo IPCEI - rifinanziato il fondo di 200 milioni nel 2023 e 150 milioni nel 2024 per sostenere le attività svolte in Italia nei settori della microelettronica, delle batterie, dell’idrogeno, del cloud e della salute;
- Fast track per investimenti strategici – introdotte procedure amministrative semplificate per l’adozione di investimenti di rilievo strategico per il sistema produttivo nazionale di valore superiore ai 50 milioni di euro che consentono al Mise di procedere anche in sostituzione dell’amministrazione proponente;
- Attrazione degli investimenti esteri - stanziati 5 milioni di euro all’anno per favorire l'attrazione di investimenti esteri e la rilocalizzazione delle imprese (reshoring) in Italia e in Europa prevedendo anche la creazione di sportelli unici che accompagnino e supportino gli investitori esteri in tutti gli adempimenti e le pratiche utili alla concreta realizzazione dell’investimento.