Legge di Bilancio 2022 - Le misure per le Imprese


Pubblicato il 07.01.2022

LEGGE BILANCIO 2022, PRINCIPALI MISURE PER LE IMPRESE

 

Legge di bilancio 2021 (legge 30 dicembre 2020 n. 234), ecco le principali novità per gli incentivi alle imprese.

La legge di bilancio 2022 – pubblicata il 30 dicembre 2021- ha rinnovato il Piano Impresa 4.0 e le misure a favore delle Imprese. Ecco le principali novità.

 

Nuova Sabatini


Viene rifinanziata con 900 milioni di euro la Nuova Sabatini, la misura del Governo per gli investimenti produttivi delle piccole e medie imprese, con un contributo a sostegno degli interessi pagati per il finanziamento contratto al fine di acquistare beni strumentali. Viene reintrodotta l’erogazione in più quote per i finanziamenti di importo non superiore a 200.000 euro 

 

Sostegno all’internazionalizzazione


Il fondo per il sostegno all’internazionalizzazione delle imprese italiane, viene incrementato di 1,5 miliardi per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026.  Con 150 milioni di euro annui per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026 è poi rifinanziato il fondo perduto Fondo per la promozione integrata dell’export previsto dal Decreto Cura Italia.

 

Credito d’imposta investimenti nel mezzogiorno (Bonus Sud)

 

L’agevolazione è applicabile fino al 31/12/2022, la misura che prevede un credito d’imposta fino ad un massimo del 45% per le imprese che acquisiscono beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive in zone assistite delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

 

Piano Transizione 4.0

 

Con il Piano Transizione 4.0, vengono definiti gli incentivi pensati per agevolare le imprese che vogliono fare investimenti per ammodernare o digitalizzare i propri processi produttivi. Il piano riconosce un credito d’imposta alle imprese che scelgono di fare investimenti in beni strumentali, materiali o immateriali; in ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, innovazione ambientale e design; nella formazione 4.0 (fino al 31/12/2022).

Con la nuova manovra, i principali crediti d’imposta del Piano Transizione 4.0 vengono prorogati per ulteriori tre anni e si prevedono drastiche rimodulazioni delle aliquote.

 

Bonus investimenti 4.0


Viene prorogato e rimodulato il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali nuovi 4.0. In particolare:

  A) per gli investimenti in beni materiali strumentali 4.0 effettuati dalle imprese a decorrere dal 1° gennaio 2023 e fino al 31 dicembre 2025, il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del:
- 20% del costo, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
- 10% del costo, per la quota di investimenti superiori a 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro;
- 5% del costo, per la quota di investimenti superiori a 10 milioni di euro e fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro;


 B) per gli investimenti in beni immateriali strumentali 4.0, vengono previste le seguenti aliquote:
- fino al 31 dicembre 2023 , il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 20% del costo, nel limite massimo annuale di costi ammissibili pari a 1 milione di euro;
- dal 1° gennaio 2024 e fino al 31 dicembre 2024 , il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 15% del costo, nel limite massimo di costi ammissibili pari a 1 milione di euro;
- per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2025 e fino al 31 dicembre 2025, il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 10%, nel limite massimo di costi ammissibili pari a 1 milione di euro.

 

Credito d’imposta per attività di R&S, innovazione e design


Prorogata e modificata anche la disciplina del credito d'imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo, in transizione ecologica, in innovazione tecnologica 4.0 e in altre attività innovative.
In particolare:
- il credito di imposta per la ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale viene esteso fino alla fine del 2031, ma dal 2023 sarà riconosciuto nella misura del 10%, con massimale a 5 milioni di euro;
- il credito di imposta per le attività di innovazione tecnologica e il credito d’imposta per design e ideazione estetica, sarà riconosciuto nella misura del 10% (nel limite massimo di 2 milioni) fino al 2023, mentre nel 2024 e 2025 scenderà al 5% (sempre nel limite massimo di 2 milioni);
- il credito d’imposta per innovazione digitale 4.0 e transizione ecologica, sarà pari al 15% fino al 2022 (con un limite massimo di 2 milioni), 10% (con un limite massimo di 4 milioni) nel 2023
e al 5% (con un limite massimo annuale di 4 milioni) nel 2024 e 2025.

 

Credito d’imposta Formazione 4.0

 

L’agevolazione è applicabile fino al 31/12/2022.

Il credito è riconosciuto nella misura del:

  • 50% delle spese per le piccole imprese;
  • 40% delle spese per le medie imprese;
  • 30% delle spese per le grandi imprese.

Novità fondamentale introdotta dalla Legge di Bilancio 2021: A partire dal periodo in corso al 31 Dicembre 2020 e fino a quello in corso al 31 Dicembre 2023 sono ammessi anche i seguenti costi:

a) le spese di personale relative ai formatori per le ore di partecipazione alla formazione;

b) i costi di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione direttamente connessi al progetto di formazione, quali le spese di viaggio, i materiali e le forniture con attinenza diretta al progetto, l'ammortamento degli strumenti e delle attrezzature per la quota da riferire al loro uso esclusivo per il progetto di formazione. Sono escluse le spese di alloggio, ad eccezione delle spese di alloggio minime necessarie per i partecipanti che sono lavoratori con disabilità;

c)i costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione;

d)le spese di personale relative ai partecipanti alla formazione e le spese generali indirette (spese amministrative, locazione, spese generali) per le ore durante le quali i partecipanti hanno seguito la formazione.


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