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Autoimpiego, finalmente operativi 800 milioni per i giovani imprenditori


Pubblicato il 15.07.2025

Dopo un’attesa durata quasi un anno, e non priva di perplessità tra addetti ai lavori e giovani potenziali beneficiari, è finalmente arrivata la firma sul decreto attuativo che rende operativi gli incentivi all’autoimpiego previsti dal cosiddetto Decreto Coesione. Il provvedimento, siglato dal Ministro del Lavoro Marina Calderone, insieme ai Ministri Tommaso Foti (Affari Europei, PNRR e Politiche di Coesione) e Giancarlo Giorgetti (Economia), dà finalmente inizio a due misure pensate per favorire il lavoro autonomo, professionale e imprenditoriale giovanile.

Il fondo complessivo è imponente: 800 milioni di euro, di cui 700 milioni stanziati dal Fondo Sociale Europeo Plus e 100 milioni dal PNRR, tramite il programma GOL. Risorse importanti che però sono rimaste per mesi intrappolate nei meccanismi della burocrazia, con un’attuazione che sembrava sempre "imminente", salvo poi scontrarsi con continui rinvii.

Ora che il decreto è stato firmato – e che passerà al vaglio degli organi di controllo – si può finalmente iniziare a parlare di contenuti. Gli incentivi sono rivolti ai giovani tra i 18 e i 35 anni che si trovano in situazioni di disoccupazione, inattività o fragilità sociale. Il pacchetto prevede percorsi di formazione, accompagnamento personalizzato e contributi a fondo perduto per avviare attività autonome, professionali o imprenditoriali. A gestire parte del processo sarà l’Ente Nazionale per il Microcredito, che si occuperà del tutoraggio e del supporto all’accesso al credito.

Ora si attende il passaggio del decreto agli organi di controllo e la successiva pubblicazione delle modalità di accesso. Nel frattempo, iniziano a delinearsi le due linee principali di intervento: "Resto al Sud 2.0" e la misura per l’autoimpiego nel Centro-Nord.

 

1. Resto al Sud 2.0 – Incentivi per le regioni del Mezzogiorno e le aree colpite da eventi sismici

Pensata per sostenere l’avvio di attività imprenditoriali, autonome o professionali, la misura Resto al Sud 2.0 si rivolge a giovani under 35 residenti nelle regioni del Mezzogiorno e nei territori del Centro Italia colpiti dai terremoti del 2009 e 2016. È destinata a soggetti in condizioni di marginalità, vulnerabilità sociale, discriminazione, e a beneficiari del programma GOL.

Cosa finanzia:

  • Formazione e accompagnamento alla progettazione preliminare;
  • Tutoraggio per sviluppare competenze e supportare l’avvio;
  • Contributi a fondo perduto per l’investimento iniziale.

Agevolazioni previste:

  • Voucher fino a 40.000 euro (50.000 euro in caso di spese per beni e servizi innovativi, digitali o green);
  • Contributo a fondo perduto fino al 75% per programmi di spesa fino a 120.000 euro;
  • Contributo fino al 70% per spese tra 120.000 e 200.000 euro.

 

2. Misura per l’autoimpiego nel Centro-Nord Italia

Anche per il Centro-Nord è prevista una misura parallela, destinata sempre a giovani under 35 in condizione di marginalità, disoccupazione o inattività.

Cosa finanzia:

  • Servizi di formazione e progettazione;
  • Tutoraggio individuale per il rafforzamento delle competenze;
  • Incentivi a fondo perduto per l’avvio dell’attività.

Agevolazioni previste:

  • Voucher fino a 30.000 euro, elevabili a 40.000 euro per spese in innovazione e sostenibilità;
  • Contributo fino al 65% dell’investimento per programmi fino a 120.000 euro;
  • Contributo fino al 60% per spese tra 120.000 e 200.000 euro.

 

Quando sarà possibile presentare domanda?

Il decreto, dopo la firma ministeriale, deve ora superare il vaglio degli organi di controllo, un passaggio tecnico ma fondamentale per garantirne la regolarità formale e la compatibilità con le normative vigenti, soprattutto in relazione all’impiego di fondi europei e PNRR. Solo una volta completata questa fase, le misure potranno dirsi pienamente operative.

Nel frattempo, una presentazione pubblica è stata annunciata per la prossima settimana, occasione in cui verranno illustrati i contenuti del provvedimento, i criteri di accesso, la platea dei beneficiari e le modalità per presentare domanda. Un appuntamento atteso non solo per chiarire gli aspetti tecnici, ma anche per dare finalmente concretezza a misure annunciate da mesi e ritenute strategiche per l’occupazione giovanile e l’avvio di nuove attività in tutta Italia.

 

Dopo mesi di attesa e incertezze, il primo passo formale è stato compiuto. Ma la vera sfida comincia adesso: trasformare le promesse in opportunità concrete, accessibili e tempestive. I fondi ci sono, le misure sono state definite, la platea dei potenziali beneficiari è vasta e motivata.

Con la firma del decreto attuativo, si apre una fase importante per tanti giovani under 35 che desiderano costruire un proprio percorso nel lavoro autonomo, professionale o imprenditoriale. Le misure previste rappresentano un’opportunità concreta per valorizzare le competenze, sostenere le idee e accompagnare l’avvio di nuove attività su tutto il territorio nazionale.

Attraverso contributi a fondo perduto, servizi di formazione e tutoraggio dedicato, questi strumenti possono davvero diventare leve efficaci per l’inclusione lavorativa e lo sviluppo di progetti innovativi e sostenibili.

In attesa della piena operatività, la presentazione pubblica annunciata per la prossima settimana sarà l’occasione per conoscere più da vicino modalità, criteri e tempistiche. Un passaggio fondamentale per trasformare questa misura in una risorsa tangibile per il futuro di molti.


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