L’Unione Europea ha risposto alla crisi pandemica con il Next Generation EU. È un programma di portata e ambizione inedite, che prevede investimenti e riforme volti:
- ad incentivare investimenti nella transizione ecologica e digitale;
- a migliorare la formazione delle lavoratrici e dei lavoratori;
- a conseguire una maggiore equità di genere, territoriale e generazionale.
Ed è proprio attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che vengono recepiti tali obiettivi, con uno stanziamento pari 191,5 miliardi di euro suddivisi tra sei obiettivi:
- Digitalizzazione, innovazione e competitività, cultura e turismo (40,32 miliardi);
- Rivoluzione verde e transizione ecologica (59,47 miliardi);
- Infrastrutture per una mobilità sostenibile (23,40 miliardi);
- Istruzione e ricerca (30,88 miliardi);
- Inclusione e coesione (19,81 miliardi);
- Salute (15,63 miliardi).
Circa il 40% delle risorse saranno destinate al Mezzogiorno, a testimonianza dell’attenzione al tema del riequilibrio territoriale. Il Piano è fortemente orientato all’inclusione di genere e al sostegno all’istruzione, alla formazione e all’occupazione di giovani e donne.
Per finanziare ulteriori interventi il Governo italiano ha approvato un Fondo complementare con risorse pari a 30,6 miliardi di euro.
Complessivamente gli investimenti previsti dal PNRR e dal Fondo complementare sono pari a 222,1 miliardi di euro.
Nello specifico il Ministero dello sviluppo economico ha programmato l’attuazione di 10 progetti di investimento, che riguarderanno le seguenti macroaree di intervento:
- Digitalizzazione, innovazione, competitività del sistema produttivo, con l’obiettivo di favorire l’innovazione in chiave digitale, sostenendo l’infrastrutturazione del Paese e la trasformazione dei processi produttivi delle imprese;
- Rivoluzione verde e transizione ecologica, con l'obiettivo di favorire la transizione verde del Paese puntando su energia prodotta da fonti rinnovabili, aumentando la resilienza ai cambiamenti climatici, sostenendo gli investimenti in ricerca e innovazione, e incentivando il trasporto pubblico sostenibile;
- Miglioramento dell’interazione tra mondo della ricerca e mondo produttivo, con l’obiettivo di incrementare gli investimenti in ricerca e sviluppo anche attraverso una migliore interazione tra il mondo delle imprese e gli enti pubblici.
- Inclusione e coesione, con l’obiettivo di rafforzare e avviare nuova imprenditorialità femminile, attraverso il Fondo Imprenditoria Femminile.
L’obiettivo finale è quello di combinare immaginazione, capacità progettuale e concretezza, per consegnare alle prossime generazioni un Paese più moderno, all’interno di un’Europa più forte e solidale.