La legge di bilancio 2022 prevede il proseguimento di una politica di bilancio espansiva che ha come finalità quella di sostenere l’economia e la società nelle fasi di uscita dalla pandemia da Covid-19 e di aumentare il tasso di crescita nel medio termine, rafforzando gli effetti degli investimenti e delle riforme previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
La legge di bilancio si articola in diversi interventi che puntano a rafforzare il tessuto economico e sociale, sostenendo la crescita e la competitività dell’economia italiana.
In particolare, a sostegno delle imprese sono state rifinanziate:
- Contratti di Sviluppo con 450 milioni per il 2022;
- Fondo di garanzia con un incrementato complessivo di ulteriori 3 miliardi fino al 2027;
- Sono prorogate e rimodulate le misure di Transizione 4.0 fino al 2025;
- Il Fondo di Garanzia Pmi (per 3 miliardi di euro), ovvero:
- la cosiddetta ‘Nuova Sabatini’, con 900 milioni di euro complessivi dal 2022 al 2026;
- le misure per l’internazionalizzazione delle imprese.
- La possibilità di trasformare le Deferred Tax Assets (DTA) in crediti di imposta viene estesa fino al 30 giugno 2022, con la medesima percentuale e un tetto massimo per singola operazione;
- Esonero contributivo per i datori di lavoro privati che assumono con contratto a tempo indeterminato lavoratori subordinati, indipendentemente dalla loro età anagrafica, che provengono da imprese in crisi.
Sono stati inoltre istituiti al Mise due Fondi, per la transizione industriale e per i lavoratori delle PMI in crisi:
- Il Fondo per la transizione industriale, con una dotazione di 150 milioni di euro dal 2022. L’obiettivo della misura è quello di favorire l'adeguamento del sistema produttivo nazionale alle politiche europee in materia di lotta ai cambiamenti climatici attraverso agevolazioni alle imprese finalizzate:
- alla realizzazione di investimenti per l’efficientamento energetico;
- per il riutilizzo per impieghi produttivi di materie prime e di materie riciclate;
- la cattura, il sequestro e il riutilizzo della CO2;
- Il Fondo per i lavoratori in crisi, con una dotazione complessiva di 600 milioni di euro (200 milioni per l'anno 2022, 200 milioni per l'anno 2023 e 200 milioni per l'anno 2024). L’obiettivo della misura è quello di favorire l'uscita anticipata dal lavoro, su base convenzionale, dei lavoratori dipendenti di piccole e medie imprese in crisi, che abbiano raggiunto un'età anagrafica di almeno 62 anni.